Non esiste un apparecchio acustico “migliore” in senso assoluto. L’apparecchio “migliore” è quello più adatto alla tua persona, quello in grado di soddisfare la tua percezione dei suoni, le esigenze estetiche, il comfort fisico, la facilità d’utilizzo e, non ultimo, il tuo budget. Il tuo audioprotesista sa come consigliarti, guidandoti tra le tante opzioni oggi disponibili, facendoti provare le soluzioni più adatte prima di fare la scelta definitiva. Sebbene nessun apparecchio acustico possa restituirti un udito normale, oggi gli apparecchi acustici moderni, grazie alla tecnologia digitale, si avvicinano a questo risultato come mai prima d’ora. Per trarre il meglio dal tuo apparecchio, devi anzitutto avere aspettative reali. Consulta il tuo audioprotesista e avvia con lui un dialogo aperto e sereno, conoscerai tutte le opzioni disponibili e comprenderai quali sono le inevitabili limitazioni che, ovviamente, anche gli apparecchi acustici digitali hanno.
Appena indossi gli apparecchi ti accorgi che il tuo udito cambia e che migliora la tua capacità di capire quello che dicono le persone che ti circondano… All’inizio può essere necessario un pochino di tempo per abituarti ai nuovi apparecchi acustici. Devi dare tempo al tuo cervello, affinché possa imparare a identificare i nuovi suoni e a interpretarli. Man mano, l’uso dell’apparecchio diventerà per te sempre più naturale, fino a che non lo noterai praticamente più e potrai trarne solo benefici.
No. Sei libero di scegliere quanto a lungo indossarli durante la giornata. Ma, come tutte le cose, più fai esercizio e migliori sono i risultati che ottieni… Prima di abituarti al suono degli apparecchi acustici ci vuole un pochino di tempo. Come disse Emerson: “Le cose in cui perseveriamo diventano più semplici, non per il fatto in sé, ma grazie al miglioramento delle nostre capacità”. Chiedi al tuo audioprotesista Audison i suggerimenti utili su come muovere i tuoi primi passi.
È perfettamente normale che la tua voce ti sembri strana quando indossi gli apparecchi per la prima volta o dopo che sono stati regolati… La spiegazione di questo fenomeno è da ricercarsi nel modo in cui l’apparecchio acustico amplifica la tua voce o, più semplicemente, nel fatto che indossi l’apparecchio nell’orecchio. Questa differenza può essere anche dovuta al fatto che, soffrendo di ipoacusia, hai la tendenza a parlare con un volume più elevato, mentre ora i tuoi apparecchi ti consentono di parlare più piano. Se parli a un volume che gli altri considerano normale, ma tuttavia non riesci ad abituarti al suono della tua voce, consulta il tuo audioprotesista di fiducia.
Gli apparecchi acustici, se ben utilizzati e mantenuti, hanno una durata molto lunga. Ciò, però, non significa che si può tenere lo stesso apparecchio per sempre, ma regolarmente andrà verificata l’evoluzione del proprio udito e valutato quale apparecchio risponde meglio all’esigenza del momento. Inoltre, anche se l’apparecchio può durare molti anni, andrà regolarmente sostituita la pila che lo alimenta, la cui durata è inversamente proporzionale alle ore di utilizzo.
Il Centro Acustico Audison è iscritto all’albo dei fornitori ASL per convenzioni mutualistiche. Il Centro Audison è sempre pronto a fornire consigli e assistenza all’utente che abbia diritto alle agevolazioni, per espletare le pratiche necessarie.
Hanno diritto alla fornitura gratuita i pazienti con ipoacusia, ma portatori anche di altre patologie certificate che raggiungano in cumulo 1/3 di invalidità (34%). Nel verbale di riconoscimento dello stato di invalidità con percentuale uguale o maggiore del 34% deve essere esplicitamente espressa la patologia “ipoacusia”. La fornitura dei presidi protesici è disciplinata dal Nomenclatore Tariffario, strumento previsto dall’art. n. 26 della legge 833, 23.12.1978; esso è emanato come decreto del Ministero della Sanità, sentito il parere del Consiglio Sanitario Nazionale. La prescrizione dello specialista della ASL, o INAIL, redatta in conformità all’art. 4 del presente regolamento, deve scaturire da una valutazione clinica strumentale documentabile.
L’assistito può scegliere un apparecchio più sofisticato rispetto a quanto previsto dal Nomenclatore e sostenere il costo del conguaglio. Sono riconducibili gli apparecchi endoauricolari e retroauricolari con più di 4 regolazioni, ovvero che siano programmabili o digitali. Per gli apparecchi acustici devono essere trascorsi cinque anni dalla precedente fornitura.